I tool diagnostici resisi disponibili nel corso del tempo hanno ridotto il numero di biopsie non necessarie, ma la valutazione istopatologica rimane l’indicatore più oggettivo per l’interruzione o la continuazione della sorveglianza attiva nel paziente con carcinoma prostatico

Nel corso della sorveglianza attiva nel paziente con carcinoma prostatico si raccomanda di ripetere la biopsia ogni 2-3 anni
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